domenica 23 marzo 2008

Taliani vs Mericani, 1-0

Cito da un articolo della stampa

Lavorerebbe per Apple, se gli arrivasse una proposta? «Non credo, però mi piacerebbe incontrare Steve Jobs per ricordargli quello che la sua azienda era all’inizio, una comunità di visionari e idealisti: pensavano davvero in maniera diversa». Zibri allude allo slogan che nel 1997 segnò il ritorno di Jobs a Cupertino dopo qualche anno di esilio; allora la Mela morsicata stava per scomparire dal mercato informatico, ma con l’iMac, l’iPod, e ora l’iPhone è diventata uno dei marchi più popolari in tutto il mondo. E Jobs è un guru globale, ammirato, ma non sempre amato per le scelte economiche che impone a chi acquista i suoi prodotti (come il taglio di 200 dollari sul prezzo dell’iPhone, che ha scontentato migliaia di acquirenti della prima ora). Ma sa bene che la tecnologia non sopporta le catene: sembra che con Steve Wozniak, prima di fondare Apple, avesse inventato un sistema per ingannare le centraline elettroniche e scroccare telefonate senza pagare.


Il testo integrale è reperibile qui

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